La riserva ovarica indica il patrimonio residuo di ovociti presenti nelle ovaie e utilizzabili per le tecniche di fecondazione assistita. In genere diminuisce con l’età anagrafica della donna, ma ci sono casi in cui donne giovani hanno una ridotta riserva ovarica. Allo stesso modo ci sono donne di età anagrafica maggiore in cui essa appare conservata.
Riserva ovarica e fertilità
La riserva ovarica è importante perché si correla con la possibilità di rimanere incinta con le tecniche di fecondazione assistita. Viceversa, una bassa riserva ovarica non esclude la possibilità di rimanere incinta spontaneamente, e non esclude necessariamente una donna dal successo di una tecnica di fecondazione assistita.
FSH nei primi giorni del ciclo mestruale
Il test tradizionale di riserva ovarica è il valore dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) entro il 5°-6° giorno del ciclo mestruale. Il dosaggio dell’FSH andrebbe sempre associato al valore dell’estradiolo.
Un valore basso di FSH indica in genere una buona riserva ovarica. Tuttavia, se il valore dell’estradiolo è alto (superiore a 60), il valore dell’FSH può sembrare falsamente basso ma in realtà è elevato (superiore a 10) e indica una bassa riserva ovarica.
In generale, le donne i cui livelli di FSH sono alti hanno meno probabilità di rispondere ad una stimolazione ovarica.
Il dosaggio dell’FSH è considerato un test superato di riserva ovarica, anche perché varia molto a secondo del ciclo in cui lo si effettua.
Test di riserva ovarica: AMH
L’ormone antimulleriano (AMH) è un altro test effettuabile mediante prelievo di sangue. È prodotto dalle cellule che circondano il follicolo.
In questo caso, più il valore è alto (superiore a 1,1) più follicoli si pensa siano presenti nell’ovario e più ovociti siano ottenibili con una tecnica di fecondazione assistita.
Il dosaggio dell’AMH non risente della fase del ciclo in cui effettua e può essere fatto in qualsiasi momento durante il ciclo mestruale.
Tuttavia i livelli “normali” di AMH variano da laboratorio a laboratorio. Il test tende a non essere standardizzato. Noi lo consideriamo poco utile.
Risposta alle gonadotropine
Certamente la risposta precedente alle gonadotropine (FSH con o senza LH) è un test molto indicativo. Questi farmaci vengono iniettati per via sottocutanea. Viene valutata la risposta ovarica in termini di follicoli che crescono. Purtroppo è un test utile solo dopo che una donna ha effettuato precedenti cicli di stimolazione ovarica, ma non è utilizzabile al primo ciclo.
Misurazione ovarica del numero di follicoli antrali
E’ certamente il test migliore in termini predittivi. Una misurazione del numero di follicoli visibili ecograficamente nelle prime fasi del ciclo mestruale indica con buona precisione se una donna risponderà alla stimolazione ovarica.
E’ il test che noi effettuiamo routinariamente in prima visita. Il valore normale varia a seconda dell’età anagrafica della paziente. Il valore è leggermente sopravvalutato, nel senso che se contiamo 6 possiamo orientativamente contare su un numero di ovociti lievemente inferiore dopo la stimolazione. Tuttavia è secondo noi il miglior test, se eseguito in modo competente da un esperto. Un esperto può valutare il numero di follicoli antrali in qualunque fase del ciclo mestruale.