La fecondazione in vitro (IVF) include tutte quelle procedure in cui la fecondazione dell’ovulo avviene al di fuori del corpo della donna, in un laboratorio di embriologia. Si applica a quei casi dove la fertilizzazione non avviene per le vie naturali. Durante la fecondazione in vitro, gli ovuli, dopo una opportuna stimolazione ormonale o anche senza, si prelevano con una procedura che si chiama pick up (prelievo ovocitario). Questo è un prelievo eco-guidato che avviene in anestesia locale o con una breve sedazione di pochi minuti. Gli ovociti maturi si fertilizzano col seme e gli embrioni che crescono correttamente per 3 o 5 giorni e si reimpiantano nell’utero con una procedura ambulatoriale, senza anestesia.
Risultati
I risultati di questa metodica dipendono da alcuni fattori, tra cui il più importante è l’età della donna. Se questa è troppo avanzata, o la donna non possiede più i propri ovuli, si procede con ovuli ottenuti dalla donazione di un’altra donna (ovodonazione). La donatrice è una donna giovane sotto i 35 anni di età. Anche nel caso di gravissimi difetti maschili, si possono utilizzare semi di donatori.
Il principale effetto collaterale della fecondazione in vitro è la gemellarità, che andrebbe evitata trasferendo un solo embrione per volta. Altro effetto collaterale è la sindrome da iperstimolazione ovarica che porta, soprattutto in donne giovani o con policistosi ovarica, a aumento delle dimensioni delle ovaie. Questa complicanza deve essere strettamente seguita per evitare conseguenze gravi.
Costi della fecondazione in vitro
I costi della fecondazione in vitro variano molto a seconda che ci si rivolga a centri pubblici (in cui si paga un ticket che recentemente è molto aumentato), o centri privati. I costi variano anche sulla base delle tecniche che occorre utilizzare per ottenere il massimo risultato in termini di “bambino in braccio”.
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